Grandi carovane, imperi sterminati, popoli e culture in continuo movimento. L’Asia Centrale è tutto questo e molto altro. Un viaggio nella storia del Pianeta.
Iniziamo dalle definizioni. Con il termine Asia Centrale parliamo di un territorio immenso che comprende le ex repubbliche sovietiche dell’Uzbekistan, Kirghizistan e Kazakistan e la regione autonoma cinese dello Xinjiang.
Conosciuta anche con il nome di Turkestan, l’Asia Centrale da sempre è sinonimo di Via della Seta. Un insieme di strade e percorsi che da oriente conducevano in occidente e viceversa.
Si inizia a parlare di Via della Seta intorno al secondo secolo avanti Cristo, quando le carovane di mercanti iniziano a intraprendere i viaggi che da Xi’an, in Cina, conducono a Costantinopoli, e da qui al resto d’Europa. Viaggi raccontati in modo straordinario dal nostro Marco Polo nella sua opera Il Milione.
Uzbekistan, Kirghizistan e Kazakistan erano il cuore pulsante della Via della Seta. Un crocevia unico al mondo, una terra che ha visto passare nel corso dei millenni nomadi e mercanti, gli imperi più potenti del Pianeta e i condottieri consegnati alla leggenda.
L’Asia Centrale è un incontro tra tanti mondi, non solo geografici ma anche culturali. Ne sono una testimonianza le città. Prendiamo Tashkent, capitale dell’Uzbekistan e una delle metropoli più importanti del Turkestan. La città vecchia è un autentico capolavoro, un dedalo di strade sulle quali si affacciano antiche moschee e suggestive madrasse.
Oppure Khiva, fondata secondo la leggenda da Sem, il figlio di Noè. O ancora Bukhara, città millenaria che ospita la più antica moschea dell’area ed è celebre per i raffinati tappeti.
E poi c’è Samarcanda, che nell’immaginario collettivo è il simbolo stesso della Via della Seta. La città cantata da Roberto Vecchioni è un capolavoro di architettura. Basti pensare al complesso del Registan, con le sue splendide madrasse che si aprono su una piazza immensa.
Lungo le strade dell’Asia Centrale ci si imbatte poi nei caravanserragli, le cui mura raccontano storie millenarie di carovane, mercanti e merci preziose.
In un certo senso, si può dire che questi luoghi siano l’essenza più pura della storia dell’umanità.
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