Venite con noi a scoprire la città più spirituale dell’India e il cuore pulsante dell’induismo.
Venite a Varanasi, la città della vita.
Possiamo descrivere la vita in milioni di modi. La vita è difficile, sporca, caotica, imprevedibile, rumorosa, spirituale, ascetica, drammatica.
Prendete tutti questi aggettivi e riuniteli in un unico luogo: Varanasi, una delle città più antiche del pianeta nonché una delle sette città sante dell’induismo.
Conosciuta come la città della vita, secondo la leggenda Varanasi è stata fondata da Shiva. Le prime tracce di insediamenti urbani risalgono all’XI secolo avanti Cristo.
Da millenni Varanasi trasuda storia e vita. Si trova sulle sponde del Gange ed è considerato uno dei posti migliori per morire, perché qui si interrompe il moksha, il ciclo infinito della nascita e della morte.
Per questo motivo da secoli i ghat di Varanasi sono presi d’assalto da milioni di fedeli, che effettuano il bagno purificatorio nelle acque del Gange e praticano la cremazione dei cadaveri.
In tutta la città ci sono 84 ghat, ognuno dei quali con una complessa storia e simbologia. I principali sono il Dashashwamedh ghat, il Manikarnika ghat, il Panchganga ghat e il Harishchandra ghat. Esistono inoltre ghat privati.
In quanto città santa dell’induismo, a Varanasi si trovano circa 23.000 templi, tra i quali spiccano per bellezza i templi di Kashi Vishwanath, Sankat Mochan Hanuman e Durga.
La città vecchia, cuore pulsante di Varanasi, si trova sulla sponda occidentale del Gange ed è un dedalo labirintico e infinito di piccole strade e viuzze, che traboccano di negozi, bazar, ristoranti e bancarelle.
Tutti questi elementi contribuiscono a rendere Varanasi una città non adatta ai deboli di cuore.
Il caos, il rumore e gli odori sono in grado di stordire anche il viaggiatore più navigato. Eppure è proprio questo il fascino straordinario di Varanasi.
Un luogo dove la vita incontra la morte, all’insegna di quella spiritualità onirica che solo l’India sa regalare.
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