Vita, storia e tradizioni dei maasai

Sono uno dei popoli più conosciuti dell’Africa, una tribù che conserva ancora oggi tradizioni secolari nel cuore del continente: scopriamo insieme i maasai. Sono conosciuti come masai per colpa di un errore di interpretazione dell’esercito britannico. Il loro nome corretto è maasai, ovvero coloro che parlano la lingua maa.

Sono senza dubbio uno dei popoli più affascinanti del continente africano. Si tratta di un insieme di tribù situate nel sud del Kenya e nel nord della Tanzania, lungo la Great Rift Valley. Oggi i maasai sono circa un milione su una superficie di circa 160.000 chilometri quadrati e sono in un certo senso il simbolo stesso della cultura del Kenya e della Tanzania.

I maasai sono originari della regione del Nilo, nel Nord Africa. La loro migrazione iniziò nel XV secolo e si concluse migliaia di chilometri più a sud all’alba del XIX secolo. Nel corso del loro lungo viaggio i maasai affrontarono e sconfissero le tribù che incontravano per la strada o li inglobarono al loro interno.

Nel XX secolo la popolazione venne decimata a causa delle epidemie e delle malattie che colpirono il bestiame. Da sempre infatti i maasai sono pastori seminomadi e il gregge rappresenta la principale fonte di ricchezza e sopravvivenza.

La lunga storia e il grande percorso compiuto nei secoli hanno reso i maasai grandi guerrieri.
Quella dei maasai è infatti conosciuta come la più importante cultura guerriera del Pianeta. Questo aspetto caratterizza le diverse fasi della vita di uomini e donne, e i passaggi importanti dell’esistenza sono caratterizzati da complesse cerimonie e antichi rituali.

L’abbigliamento è un elemento essenziale della cultura maasai, a cominciare dai tradizionali vestiti di colore rosso e dagli splendidi gioielli e monili indossati dalle donne.

Nonostante le tentazioni della modernità e il progresso (inteso nell’accezione puramente europea) mantengono ancora oggi usi e consuetudini che affondano le loro radici nella storia millenaria dell’Africa. Incontrarli e conoscerli è quindi parte integrante di ogni esperienza di viaggio in Kenya e Tanzania.