In Giordania, lungo il percorso del fiume Arnon che sfocia nel mar Morto e a 400 metri sotto il livello del mare, c’è la riserva naturale più bassa del mondo: il Wadi Mujib.
Situata nella parte meridionale della valle del Giordano, a est del mar Morto e a circa 90 km a sud della capitale Amman, la riserva è stata creata nel 1987. Si estende dal canyon sotterraneo fino ai monti di Kerak e Madaba che toccano i 900 metri: un dislivello di 1.300 metri che ha permesso lo sviluppo di una grande biodiversità. Per questo motivo, nel 2011, Wadi Mujib è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.
La grande attrazione della riserva rimane sicuramente la gola del Wadi Mujib. Attraversata dal fiume Mujib prima di buttarsi nel mar Morto, è una vera El Dorado per gli amanti del canyoning.
Il Wadi Mujib è pieno d’acqua tutto l’anno e si percorre con escursioni organizzate e adatte ai vari livelli d’esperienza. I percorsi sono quattro, di difficoltà crescente e solo uno non è acquatico.

In ognuno di questi percorsi ci si immerge in una bellezza unica. Per tutta l’escursione si è accompagnati dalle pareti del Wadi Mujib, così alte che allontanano il cielo e fanno in modo che ci si senta parte del canyon. L’immersione nella natura è pressoché totale, tanto da sentirsi lontani dallo spazio e dal tempo.
Tuttavia non è solo la sua bellezza ad attirare visitatori. Il Wadi Mujib ha anche un importante significato storico. Nell’antichità, infatti, costituiva il confine tra il regno degli Amoriti (o Amorei) e quello dei Moabiti.
A quei tempi risale anche la stele di Balwa, rinvenuta in questa zona, che raffigura personaggi in abiti egiziani, a testimonianza dello scambio culturale tra le popolazioni.
La bellezza naturale e l’importanza storica fanno del Wadi Mujib una tappa obbligata del vostro prossimo viaggio in Giordania.
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