Ibn Baṭṭūṭa era un viaggiatore arabo del medioevo, una specie di Marco Polo di origine marocchina. Poco noto in Italia, fu uno dei più formidabili viaggiatori di tutti i tempi.
Pare che in un trentennio abbia percorso a piedi, a dorso di cammello e in nave centoventimila chilometri, visitando alcune decine di paesi, dall’India all’Africa, dalla Malesia all’Indonesia, dall’Asia Centrale alla Cina. La sua opera, dettata come era accaduto al più celebre collega veneziano a un copista, che ne avrebbe procurato l’edizione, si intitola semplicemente I viaggi (Riḥla in arabo) ed è fra i libri più noti della letteratura dell’Islam medioevale.
Nel corso delle sue lunghe traversate gliene capitarono di tutti i colori. Voglio raccontarvi solo un episodio davanti alle coste dell’India, quando gli toccò di essere spettatore del naufragio delle navi che contenevano i suoi beni più preziosi, i cavalli e l’intera sua scorta.

Alla sera una tempesta aveva investito il porto di Calicut, nel sud dell’India.
Giudicando l’insenatura poco adatta, i comandanti delle navi preferirono prendere il mare. Il viaggiatore arabo aveva seguito tutta notte la sorte delle imbarcazioni dalla riva, fino a che le aveva viste infrangersi sugli scogli e affondare.


Della grande giunca su cui Ibn Baṭṭūṭa si era rifiutato di salire, pretendendo per sé e per le sue schiave una sistemazione più confortevole, nessuno si salvò e al marocchino non restò che recuperare i corpi degli amici. Ma si ritrovò privo di tutte le ricchezze che fino a poche ore prima ne facevano un uomo potente e temuto. Gli restava solo il suo tappeto di preghiera.
L’anno successivo avrebbe appreso che anche una concubina incinta di un suo figlio e le altre schiave imbarcate su un kakam, un’imbarcazione più piccola della giunca, erano morte o erano state imprigionate da un re di Sumatra, che si era impossessato anche delle ultime ricchezze del viaggiatore arabo.
Franco Brevini

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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