Sono le sei del mattino e il blu tempestoso del cielo si confonde con il mare, che sembra posseduto da un moto rapinoso e convulso. Lo Zodiac surfa sui cavalloni con la sua danza infernale.
Sono le onde impetuose dell’Antarctic Circumpolar Current. Si sono rincorse per migliaia di chilometri, facendo più volte il giro del mondo ai piedi di Africa e America.
Presto la nave delle Cruceros Australis è solo un’ombra, mentre Capo Horn ha appena disegnato nella nebbia la sua sagoma nera e irta di scogli.

Quando emergo sull’altipiano erboso del capo nella luce desolata di una mattina australe di fine marzo mi trovo davanti l’estremo lembo dell’isola, che nel giugno del 2005 è stata dichiarata dall’Unesco Riserva della biosfera.

Nel punto estremo sorge la torretta del faro, affiancata dalla bassa l’abitazione del custode, mentre a qualche centinaio di metri, in posizione sopraelevata, si staglia il monumento di ferro a ricordo di tutti i navigatori che hanno doppiato il mitico Cabo de Hornos, come lo chiamano i cileni, una leggenda nella storia dell’esplorazione.

Non c’è niente da fare, in cima a questo scoglio alla fin del mundo, niente da vedere, se non queste rocce umide, questi prati di erba folta e stranamente gialla e, là sotto, il mare che urla scagliandosi contro il capo. Eppure ho voluto ostinatamente spingermi fino quaggiù a oltre cinquantacinque gradi di latitudine sud e l’ho fatto esattamente per provare le sensazioni che mi comunica questa natura spietata.

Fra poco Capo Horn sarebbe tornato a immergersi nella nebbia, sparendo per sempre dalla mia vita. Una striscia rossa verso Nord prometteva un miglioramento del tempo. Le nostre prossime mete sarebbero state le lingue seraccate dei ghiacciai che precipitano nel mare e le spiagge gremite di pinguini della Terra del Fuoco.
Franco Brevini

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della Sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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