Il Gansu è una delle province meno note della Cina, una gemma poco frequentata dal turismo di massa che regala emozioni di viaggio senza pari. Scopriamola insieme! Siamo nel nord ovest della Cina, al confine con il Tibet e la Mongolia. In effetti questa è da sempre una terra di confine, un luogo dove da sempre si incontrano e si scontrano le mille culture dell’Asia. Per gli appassionati di storia e delle grandi esplorazioni, il Gansu è sinonimo di Via della Seta. Qui si trova infatti il corridoio di Hexi, la rotta commerciale utilizzata dai mercanti che dalla Cina si muovevano in direzione dell’Asia centrale.
Lungo questo corridoio, circondato da una natura mozzafiato, si trovano ancora città che un tempo erano importanti luoghi di sosta per le carovane, come ad esempio Zhangye. Parlando di natura, a poca distanza da Zhangye si trova il Parco Geologico di Zhangye-Danxia, una delle attrazioni più importanti del Gansu.
È una grande area montagnosa e desertica contraddistinta stratificazioni di rocce colorate, un caleidoscopio incredibile conosciuto giustamente come la Montagna Arcobaleno.
Un’altra grande attrazione del Gansu è il deserto Badan Jarain, il terzo deserto più grande della Cina. Nonostante non piova praticamente mai, in quest’area si possono ammirare circa 70 laghi, nati dallo scioglimento dei ghiacciai dei monti Qilian. Il deserto Badan Jarain si caratterizza per dune alte 500 metri di altezza oltre alla duna più alta del mondo (1.670 metri), chiamata giustamente Everest.
Il Gansu è senza dubbio uno dei luoghi più particolari della Cina e dell’Asia. Oltre a panorami naturali unici, la regione regala ai visitatori un mix di storie, tradizioni e culture. Cina e Mongolia, islam e buddhismo: qui tutto è commistione, come si può toccare con mano nelle cittadine e villaggi persi tra orizzonti infiniti.
Il Gansu è una terra di confine ancora poco conosciuta al turismo di massa e merita assolutamente un viaggio, magari sconfinando in Mongolia alla ricerca della storia millenaria dell’Asia.
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