Terra immensa, primordiale e intrisa di spiritualità, la Mongolia è una perla rara incastonata tra Cina e Russia, composta da una moltitudine di scenari paesaggistici diversi: vasti deserti ocra sfumati di rosso vivo, steppe tappezzate da fiori variopinti, specchi d’acqua color cielo, pennellate di foreste verde smeraldo.
E se la natura incontaminata della Mongolia ha un fascino dischiuso e leggendario che ammalia i viaggiatori di tutto il mondo, la sua capitale, Ulaanbaatar non è da meno. Con quasi un milione e mezzo di abitanti, Ulaanbaatar è una città che si veste di un’architettura ibrida: alti grattacieli moderni sorvegliano templi e monasteri dalla tradizione ancestrale, mentre la periferia, composta principalmente da abitazioni tipiche dette yurte, incornicia la città con elementi culturali peculiari della Mongolia. Andiamo, dunque, a scoprire le meraviglie nascoste in questo tessuto architettonico realizzato per mezzo di influssi culturali antichi e moderni.
Al centro della capitale mongola si apre la piazza principale, battezzata Piazza Sukhbaatar in onore dell’eroe rivoluzionario Damdin Sukhbaatar, subito dopo la sua morte nel 1923. Nella piazza ha sede il Palazzo di Governo, la cui opera di ricostruzione è stata ultimata nel 2006. Domina la facciata del palazzo l’imponente statua di Gengis Khan, il grande e famoso condottiero mongolo, e altre due statue di dimensioni più ridotte, che ritraggono due suoi fedeli seguaci. Nel 2010 la piazza è stata rinominata Chinggis Khaan (o Gengis Khan) in onore del leggendario sovrano appena menzionato.

Spostandovi di qualche chilometro da questa piazza storica potrete ammirare l’affascinante Palazzo d’inverno del Khan Bogd, residenza dell’ultimo imperatore Javzandamba Khutagt, e oggi splendido museo in cui ammirare la rarità dell’arredo. Splendidi templi e monasteri sono disseminati nella capitale, ma è sosta d’obbligo il famoso Monastero di Gandantegchinlen Khiid meglio conosciuto come il monastero di Gandan, che in tibetano sta per “grande luogo di completa gioia”.
Questo monastero è uno dei più importanti luoghi di culto dell’Asia centro-orientale, in cui potrete ammirare la quotidianità di meditazione e preghiera vissuta dai monaci buddisti e osservare i fedeli far ruotare i cosiddetti “mulini di preghiera”, ovvero dei cilindri girevoli particolari. I fedeli ritengono infatti che farli ruotare equivalga a recitare le preghiere incise sugli stessi. Affascinante, vero?
All’interno del monastero, infine, rimarrete incantati di fronte alla dorata imponenza della statua del Buddha alta ben oltre 20 metri, assolutamente da non perdere.
Le scie di incensi, le linguette infiammate delle candele, il gioco di luci e ombre all’interno dei templi e la presenza dei monaci buddisti sono davvero un’esperienza che vi trasmetterà tutta la celebre spiritualità di questa terra incontaminata.
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