Il viaggio in Messico è stato tra i più desiderati, sognati e chiacchierati della mia vita. Quando è arrivata la proposta di partire ho pensato solo “sì, partiamo!”. Chi mi conosce sa che difficilmente rinuncio ad un viaggio, ma non tutti hanno il potere di emozionarmi allo stesso modo.
Il Messico non solo non ha tradito le aspettative, ma è riuscito a conquistarmi completamente.
Dopo due giorni dall’arrivo avevamo dormito solo 6 ore in tutto, ma la bellezza da cui eravamo circondati ci teneva svegli come se dormire non fosse contemplato nel normale ritmo di una giornata di 24 ore. Le nostre stanze erano immerse in una foresta affacciata sul mare piena di animali tropicali, e i suoni della natura erano tanti, sempre diversi in base all’orario e bellissimi da ascoltare.
Eravamo di base a Playa del Carmen, ma abbiamo girato parecchio, fermandoci lungo la Penisola dello Yucatán per giornate intere, a volte molto intense e faticose ma non per questo meno piacevoli. In Messico, almeno in alcune zone, è consigliabile non andare in giro da soli a meno che non si sa esattamente dove si sta andando e perché.
Noi abbiamo scelto di partire sempre accompagnati da guide locali italiane, scelta che si è rivelata giusta per la semplicità che essere guidati comporta in questi casi, e perché abbiamo avuto la fortuna di conoscere persone del nostro paese che vivono e lavorano li, e che ci hanno raccontato il Messico più autentico.
Se arrivi in Messico per la prima volta, e nella penisola dello Yucatán, non puoi non visitare Chichén Itzá, importante complesso archeologico maya situato a nord della penisola, almeno un cenote, grotta sotterranea con presenza di acqua dolce e Valladolid, cittadina situata nel centro della penisola e abitata principalmente da popolazioni Maya.
Questo è stato il programma del primo viaggio fuori dalla nostra comfort zone del resort dove eravamo ospiti, e dopo una giornata come questa inizi ad entrare nell’atmosfera, nel suono e nei colori della foresta da cui sei sempre circondato, una delle più grandi e lussureggianti del Sud America.
In Messico c’è sempre vento, e a me non piace il vento, ma li è piacevole perché è gentile, ti accarezza, così come accarezza le numerosissime palme, ed è divertente osservare i gabbiani che giocano abbandonandosi alla corrente, a volte sfidandola e a volte assecondandola, come abbiamo fatto noi, sfidando e assecondando continuamente il desiderio e la curiosità.
Dopo cinque giorni siamo partiti per Tulum, dove abbiamo visitato il sito archeologico, che a differenza di Chichén Itzá si trova a strapiombo sul mare ed è meno caldo, più ventilato e pieno di oasi verdi dove poter trovare ombra nelle ore più calde.
Dopo un lunghissimo giro, abbastanza per poter entrare in contatto con lo spirito del posto, siamo ripartiti per la spiaggia più bella di tutto questo viaggio in Messico, dove abbiamo fatto una sosta di alcune ore.
In questo posto selvaggio e spartano, la sensazione più viva era la libertà che sentivo di potere avere, in ogni momento. Che bello poter mangiare con le mani, scalzi, poco vestiti e in riva al mare caraibico, la mia condizione ideale. Dopo un tipico pranzo messicano, ci siamo letteralmente buttati in spiaggia.
Sabbia bianchissima, palme, mare cristallino, esattamente come lo immagini.
Quante volte può capitare nella vita di trovarsi perfettamente in equilibrio e con la mente svuotata da cose inutili, un sorriso autentico, i brividi in tutto il corpo, il desiderio e la curiosità che di solito tieni a bada per tutta una serie di inutili motivi?
Abbiamo riso talmente tanto che a volte credo di essere rimasta con il sorriso anche quando non c’era più niente da ridere.
Portarci via da quella spiaggia non è stato semplice, abbiamo temporeggiato in tutti i modi, e se avessimo potuto nasconderci pur di restare l’avremmo fatto.
Ma siamo tornati a casa felici, silenziosi, stanchi, e pieni di emozioni.
Nei giorni successivi abbiamo alternato lunghissime giornate di escursioni in giro per la Riviera Maya, ad altre in spiaggia a non far nulla, se non a ridere e a bere piña colada. Il tempo vola via con facilità, e sempre di più quando sei in un posto come questo, e tutta quella bellezza inizia ad entrare prima timidamente e poi totalmente nel tuo spirito.
Tutto si è svolto in maniera molto semplice, e se ci penso ora e a distanza di tempo, l’unica cosa che spero è di riuscire a trattenere vivo il ricordo di ogni momento, immagine, colore, odore, sapore, suono, sorriso e sguardo.
Il Messico è colorato, silenzioso, sorridente, verde, caldissimo e pieno di misteri. Ne ho potuto vedere solo una piccola parte, tornerò sicuramente e per un periodo molto più lungo.Consiglio fortemente di andarci almeno una volta nella vita, la semplicità e l’umiltà dei messicani vi ricorderà solo quali sono le cose realmente importanti. Si dice che un viaggio non finisce mai perché continua nella nostra mente per sempre, l’ho compreso solo dopo essere tornata da questo viaggio.
Testi e foto di: Marianna di Mauro
2 Commenti
Anch’io ho avuto le stesse emozioni andando in Messico ho fatto lo stesso itinerario bellissimo ci ritorneremo Ok
Grazie Mara per il tuo commento. Allora al prossimo viaggio 😉