A circa dieci minuti in auto da Petra si trova un’altra perla della Giordania: Piccola Petra. È la gemella più piccola della Città Perduta e anche qui possiamo trovare edifici scolpiti nella roccia del canyon.
Il vero nome di Piccola Petra è Siq al-Barid, che significa Canyon Freddo. Le rocce di Piccola Petra, infatti, sono disposte in modo da non ricevere mai la luce diretta del sole. Piccola Petra è molto più piccola di Petra. È costituita da tre aree collegate da un canyon di quasi 400 metri.
Si pensa che Piccola Petra sia stata costruita intorno al I secolo d.C. per ospitare le carovane dei mercanti dirette verso la Siria e l’Egitto dopo aver attraversato il Wadi Rum. Nella parte più larga del canyon, si possono notare delle aperture nella roccia che venivano utilizzate come abitazioni.
Ha due ingressi: uno verso est, da cui partiva la via carovaniera per l’Oriente, e uno verso ovest da cui partiva la via carovaniera per Siria ed Egitto. Nella roccia del canyon si aprono diverse grotte che conducono a un’unica grande stanza. Questi spazi venivano usati dai beduini che erano soliti accendere fuochi. Per questo motivo le pareti bianche di arenaria sono annerite.
Nel 2010 è stata resa nota un’altra importante scoperta: la casa dipinta. Si tratta di una stanza il cui soffitto è completamente affrescato. Restaurati gli affreschi, la casa dipinta è ora aperta al pubblico.
È curioso notare come per molto tempo sia stata nota esclusivamente ai beduini. La sua scoperta è infatti piuttosto recente e risale alla fine degli anni ’50. Gli scavi sono poi proseguiti fino al 1983 e pochi anni dopo Piccola Petra è diventata Patrimonio UNESCO.
Un ultimo consiglio: andate a Piccola Petra all’alba. Potreste avere la fortuna di essere gli unici visitatori e godervi la bellezza del silenzio del canyon.
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