Sono una delle popolazioni più affascinanti e misteriose dell’Africa. Sono gli Hadzabe, testimonianza vivente della magia millenaria del continente. Scopriamo di più.
Gli Hadzabe sono un piccolo gruppo etnico composto da circa 200 famiglie e 1.500 individui che vive lungo le rive del lago Eyasi nel nord della Tanzania.
Sono senza dubbio un popolo unico nel suo genere. Il loro stile di vita è cambiato poco o nulla in 10.000 anni di storia. Sono nomadi, cacciatori-raccoglitori che si spostano di continuo alla ricerca di prede e cibo. L’organizzazione sociale degli Hadzabe è decisamente peculiare. Non esistono gerarchie nè capi, non sono previsti obblighi sociali, non vengono celebrate cerimonie religiose, matrimoni o funerali.
Donne e uomini hanno stessi diritti e doveri, tutti si adoperano per la sopravvivenza del gruppo. Anche il concetto di ricchezza è sconosciuto. I membri della comunità possiedono pochi oggetti personali per la vita quotidiana. Tutto ciò che viene raccolto o cacciato viene diviso in maniera uguale tra tutti.
Un altro aspetto interessante è l’assenza di divinità. Non hanno un pantheon religioso e sono privi di spiritualità. L’unico rito che praticano è durante le notti senza luna, quando gli uomini danzano e le donne cantano in onore degli spiriti degli antenati che, si pensa, ritornino dall’aldilà per l’occasione.
Anche la lingua degli Hadzabe è unica, non ha nessun legame con quella delle popolazioni vicine.
Grazie alle loro caratteristiche, gli Hadzabe sono forse uno degli ultimi popoli dell’Africa a vivere in totale simbiosi con la natura, rispettando l’ecosistema e l’economia delle risorse.
Gli Hadzabe rappresentano ancora oggi la testimonianza più straordinaria della storia dell’umanità, continuando a vivere (quasi) esattamente come 10.000 anni fa.
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