Un safari fotografico in Africa significa non solo vivere intensamente un viaggio, ma anche conservare il ricordo di attimi straordinari.
Nessuna fotografia potrà rappresentare l’emozione e lo stupore di un incontro con un animale selvaggio, o le sensazioni vissute guardando paesaggi incontaminati. Ma quelle immagini potranno certamente far rivivere i ricordi, oltre che essere condivise con chi non ha avuto la possibilità di godere di questa avventura.
Essere affiancati durante il safari da un fotografo professionista sarà l’occasione per imparare ad utilizzare al meglio la vostra camera e per scegliere i momenti e i luoghi migliori per ottenere scatti indimenticabili. Il continente africano offre tutto ciò che serve per esercitare la propria passione per la fotografia. Dal grandangolo al macro, dai paesaggi ai volti, dai grandi animali ai piccoli dettagli vegetali, di giorno e di notte. Un vero paradiso anche per i fotografi.
Sicurezza e organizzazione del safari
Un fotosafari in Africa non è una visita allo zoo. Per questo è fondamentale affidarsi a una guida per la scelta degli itinerari e per identificare, all’interno di spazi sterminati, le location più adatte.
Altrettanto importante è saper come approcciare gli animali e quando farlo. Diversi sono i tipi di safari possibili e differenti sono i mezzi di trasporto. Nella Tanzania del Sud, uno dei circuiti più incontaminati e avventurosi del Paese, fare un safari a bordo del truck IVECO ACM80 4×4 è sicuramente il modo migliore per godere appieno del paesaggio e per l’osservazione degli animali. Il camion infatti, appositamente attrezzato e accessoriato per questo scopo, è più alto dei tradizionali fuoristrada. Questo, ovviamente, lo rende un mezzo ideale per l’osservazione e l’avvistamento degli animali, spesso nascosti nel bush, e per la ripresa fotografica.
Altro aspetto fondamentale per godere di una completa immersione nella natura è prevedere, nei parchi, pernottamenti nei campeggi attrezzati. Solo in questo modo si ha un contatto diretto, giorno e notte, con l’ambiente circostante.
Sentire ruggire un leone in piena notte, dall’interno della propria tenda, è un’esperienza indimenticabile, così come cenare, al tramonto, sul greto di un fiume, a pochi metri da elefanti, ippopotami, bufali, gazzelle, zebre e giraffe.
Consigli pratici: prima di partire
Nella savana africana gli ospiti siamo noi: per questo occorre seguire e rispettare i regolamenti e le norme dei Parchi visitati. A tutela della sicurezza personale e per rispetto dell’incontaminata natura che ci circonda. Un safari non è pericoloso, ma esistono buone pratiche di sicurezza che non si devono assolutamente ignorare.
Oltre a questo, fondamentale, ci sono dei consigli utili che è bene seguire per qualsiasi tipo di safari, a bordo di mezzi e/o a piedi. Vestirsi con colori il più possibile simili all’ambiente che ci circonda (marrone, verde, beige, ecc.) permette di mimetizzarsi meglio e di non spaventare gli animali. A proposito di abbigliamento, bisogna tenere presente che ci sono forti escursioni termiche tra il giorno (durante il quale fa caldo, ma non eccessivamente) e le ore mattutine e serali, in cui per altro si concentrano i fotosafari per le migliori condizioni di luce. Quindi è consigliato un abbigliamento “a cipolla”.
Scarpe robuste, cappello e una sciarpa per ripararsi dalla polvere e dal vento vanno sempre portati con sé. Uno zaino servirà per contenere il fabbisogno quotidiano. Oltre all’attrezzatura fotografica, utile un binocolo per avvistare gli animali.
In molti Paesi africani, i safari si possono fare tutto l’anno perché il clima è pressoché costante. Naturalmente esistono periodicità e destinazioni specifiche per seguire le grandi migrazioni.
Lascia un commento