Per secoli è stata una delle città più grandi del mondo. Più grande di Londra e più cosmopolita di Parigi.
Isfahan in Iran è uno splendido esempio di architettura islamica e la migliore testimonianza della storia dell’impero persiano.
“Isfahan nesf-e jahan”: Isfahan è metà del mondo. Questo detto urdu sintetizza pienamente la ricchezza culturale della città, le cui origini risalgono addirittura al paleolitico e il cui massimo splendore venne raggiunto tra l’undicesimo e il diciottesimo secolo.
Situata nel cuore dell’Iran, a 340 chilometri a sud da Teheran, Isfahan è la terza più grande città del paese dopo la capitale e Mashhad ed è il capoluogo dell’omonima provincia.
Isfahan è uno dei più straordinari esempi di architettura islamica e persiana. Qui si trova una delle più grandi piazze del mondo, la celebre Naghsh-e Jahan, sulla quale si affacciano palazzi di incomparabile splendore.
Caratteristica architettonica che da sola vale un viaggio a Isfahan sono i ponti sul fiume Zayande. Il più antico è il ponte Pol-e Shahrestan, costruito intorno al 1100.
Il più bello in assoluto è invece il Pol-e Khaju, edificato nel 1650, che si staglia in tutta la sua imponenza dall’alto dei 120 metri di lunghezza e dei 24 archi che lo sorreggono. Il Si-o-Seh Pol è invece il più grande: misura 295 metri di lunghezza e ben 33 archi.
La skyline della città è punteggiata da colorate guglie di centinaia di moschee e minareti, alcuni dei quali sono autentiche opere d’arte come il Bagh-e-Ghoushkhane, il Chehel Dokhtaran e l Menar Jonban.
Si può tranquillamente dire che Isfahan compete per bellezza con un altro gioiello dell’Iran come Persepoli.
Oggi Isfahan è una grande e vibrante metropoli di oltre tre milioni di abitanti.
Purtroppo nel corso dei secoli l’incuria ha in parte offuscato lo splendore della città, soprattutto in seguito allo spostamento della capitale a Teheran a metà del diciottesimo secolo.
Negli ultimi anni fortunatamente una nuova generazione di cittadini si è però tirata su le maniche per portare avanti lavori di restauro e conservazione, e gli effetti iniziano a vedersi.
Forse è l’inizio di una nuova era per Isfahan?
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