Ormai sappiamo tutti quanto sia attuale il tema della sostenibilità ambientale. Dalla riduzione dell’utilizzo di plastica fino ai trasporti, sono molte le persone che hanno iniziato a muoversi in questo senso.
Ma sono proprio i trasporti una delle cause maggiori dell’inquinamento. Tra gli agenti più inquinanti troviamo gli aerei. Per dare un’idea, ogni anno rilasciano circa 600 milioni di CO2 negli strati di atmosfera in cui si generano i fenomeni meteorologici: più l’emissione è alta, più le piogge saranno acide.
Tra le cause, le quote di emissione assegnate gratuitamente e l’assenza di tasse sul cherosene. L’ICAO (organizzazione internazionale dell’aviazione civile) ha dato alcune linee guida che tuttavia molti ritengono insufficienti. La Transition Pathway Initiative, che punta verso un’economia low-carbon, ha effettuato una ricerca sulle misure che alcune compagnie aeree stanno prendendo per ridurre le emissioni.
I risultati rivelano come nessuna tra quelle analizzate abbia programmi che vadano oltre il 2025. Inoltre, i dati indicano come le aziende non stiano rientrando negli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima. Tuttavia, alcune compagnie aeree si stanno muovendo in questa direzione.
EasyJet è l’unica con un piano di riduzione dell’inquinamento che vada oltre il 2020. Inoltre, dal 2016 ha ridotto le proprie emissioni del 32% e ha aggiunto alla propria flotta un modello di aereo “sostenibile”.
Emirates, sul proprio sito, dichiara di utilizzare un sistema di ottimizzazione dei voli per il risparmio di carburante oltre a utilizzare a bordo solo plastica riciclata al 100%.
AirFrance si è posta tre obiettivi: ridurre e compensare le emissioni di CO2; eliminare l’uso di plastica monouso sui propri voli; ridurre l’inquinamento acustico.
Lufthansa ha lanciato Compensaid, una piattaforma web con cui i passeggeri possono conoscere le emissioni di CO2 dei propri voli. Inoltre, dalla piattaforma i passeggeri possono anche acquistare un certo ammontare di bio-kerosene per compensare l’inquinamento. Non mancano però le critiche, legate al costo e alla reale efficacia di questo nuovo carburante.
È da sottolineare l’iniziativa di KLM. L’azienda invita i propri clienti a chiedersi se per il proprio viaggio ci siano alternative più ecologiche di un volo.
Anche LATAM si sta muovendo verso la direzione della sostenibilità ambientale. Ha partecipato al CORSIA (Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation) impegnandosi a raggiungere la crescita a emissioni 0 entro il 2035.
Ha anche avviato un piano di rinnovamento della flotta e un programma di efficientizzazione del combustibile, il LATAM Fuel, grazie al quale la compagnia aerea cilena è riuscita a ridurre l’emissione di CO2 dei propri aerei. Solo nel 2015, i litri di combustibile risparmiati sono stati quasi 150 milioni.
Inoltre, LATAM è stata recentemente indicata come una delle tre compagnie aeree più sostenibili al mondo. A dirlo è il Dow Jones Sustainability Index che per il sesto anno consecutivo ha insignito la compagnia aerea cilena (l’unica dell’interno continente americano) di questo titolo.
Tale risultato è dovuto alla sensibilità di LATAM verso il tema ambientale. Ne è un esempio Juntos màs sostenibles, la strategia di sostenibilità che si basa su tre assi: governance, attenzione ai cambiamenti climatici e cittadinanza aziendale. LATAM riconosce l’integrazione tra l’aspetto economico-sociale e quello ambientale degli affari come fondamentale per rimanere ai vertici.
L’impegno di LATAM per il futuro è quello di arrivare ad impiegare solo combustibili alternativi sostenibili.
Tra aerei elettrici e carburanti sintetici le soluzioni non mancano: vedremo quali saranno gli investimenti nella ricerca per raggiungere la tanto desiderata sostenibilità ambientale.
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