Il tempio di Jokhang è il cuore spirituale del Tibet e il luogo di pellegrinaggio più sacro dell’intera regione. Pronti a visitarlo insieme? Siamo nel centro della città vecchia di Lhasa, tra antichi palazzi e suggestive strade secolari. Qui si erge il tempio di Jokhang, il simbolo stesso della fede e della devozione del popolo tibetano. Costruito nel settimo secolo dal re Songtsan Gambo, si sviluppa su una superficie di 25.000 metri quadri e nel corso della sua lunga vita ha conosciuto ampliamenti e distruzioni (compreso un incendio nel febbraio di quest’anno) fino a raggiungere l’attuale fisionomia.
La genesi del palazzo è avvolta nella leggenda. Si narra infatti che Songtsan Gambo lanciò in aria il suo anello per decidere dove costruire il tempio. L’anello cadde in un lago dal quale immediatamente emerse una stupa. Il lago venne quindi dragato, riempito di sabbia e terra e da qui iniziò la costruzione del palazzo.
Oggi è una delle grandi attrazioni di Lhasa e il luogo di pellegrinaggio più sacro per i fedeli. Il tempio è stato il cuore nevralgico dal quale il buddhismo si è diffuso nella regione nel corso dei secoli, grazie all’impegno del re e dei suoi discendenti.
A livello architettonico è un mix di influenze tibetani, cinesi, indiane e nepalesi. Si sviluppa su quattro piani, con un tetto completamento ricoperto d’oro e una grande piazza centrale.
Al suo interno si trovano centinaia di statue. La grande attrazione è la statua del Buddha Sakyamuni: è infatti una delle uniche tre statue esistenti, voluta dallo stesso Sakyamuni che ne supervisionò la costruzione. Le grandi stanze del palazzo traboccano inoltre di suggestivi murales e altre opere di grandissima importanza storica e artistica.
Il tempio di Jokhang è comodamente raggiungibile da tutta Lhasa e può essere visitato dai turisti solo al pomeriggio. Insieme al Potala e al palazzo di Norbulingka è Patrimonio dell’Umanità Unesco.
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