Curry, chapati, chutney, tandoori: chi non ha mai provato la cucina indiana? Scopriamo insieme le caratteristiche e i piatti principali del subcontinente. Tra le meraviglie che l’India offre al mondo, la cucina rappresenta una delle esperienze più indimenticabili nonché il modo migliore per conoscerne da vicino la storia e le tradizioni. La cucina indiana è ricca di sfumature, espressione più autentica delle millenarie culture che animano il Paese.
Dalle influenze dell’Asia Centrale che contraddistinguono l’India del nord fino ai sapori inebrianti delle coste del sud, passando attraverso le suggestioni degli stati centrali e delle regioni orientali, la cucina riflette nella sua varietà e nella scelta degli ingredienti le grandi religioni dell’India, a cominciare dall’induismo, che ha fatto del vegetarianismo una colonna portante del proprio credo.
Protagoniste indiscusse della cucina indiana sono le spezie, un caleidoscopio di sapori e colori che animano i piatti e rappresentano un gustoso alleato per la salute.
Un altro aspetto estremamente importante della cucina indiana è rappresentato dai metodi di cottura. I diversi utensili donano infatti un sapore unico e peculiare alle pietanze: basti pensare al tandoor, forno cilindrico di argilla dove vengono fatti cuocere a temperature molto alte il pane e la carne, oppure il kadai, padella di grandi dimensioni, profonda e col fondo convesso utilizzata per le fritture. O ancora il chula, forno a carbone utilizzato nelle campagne.
Sarebbe impossibile descrivere o elencare tutti i piatti della cucina indiana! Per dare qualche numero, proviamo a mixare centinaia di spezie, circa 14 tipi di pane, 35 tipologie diverse di cucina regionale, circa 30 modi diversi di cucinare il riso e 15 varianti di cottura del pollo.
Non resta che sedersi a tavola e assaggiare uno dopo l’altro tutti i piatti del subcontinente!
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