Senza timore di smentite si può affermare cha Baja California offre scenari e prospettive complete e a tutto tondo.
Accanto a luoghi pittoreschi, hotel di lusso, cittadine dall’atmosfera antica, vissuta e mollemente rilassata, offre paesaggi e spettacoli naturali da vero viaggiatore e non solo da turista. Gli scenari naturali e umani, la flora e la fauna sanno essere molto diversi e variegati.Per dire: le spiagge della capitale La Paz come Pichilingue e Telocote offrono la possibilità di un bel bagno e immersioni subacquee tra fondali abitati da pesci martello, mante e squali balena.
In barca o magari in kayak si può raggiungere la vicina isola di El Espiritu Santu con la sua colonia di leoni marini.
Tra La Paz e San Lucas, la cittadina di Todos Santos ha tutto l’anno un clima che varia tra i 20 e i 30 gradi e si insinua a fatica in una enorme piantagione di piante di mango, papaia, avocado, agrumi. Più nell’entroterra e se vi piace camminare, vi potete lasciare alle spalle l’Oceano per addentrarvi nei canyon di san Dionisio, San Bernardo e San Palacio.
Partendo invece da una delle tante missioni che costellano la Baja California, la Missione di San Iniacio, si raggiunge un sito dell’Unesco dove poter ammirare esempi di arte rupestre precolombiana: siamo alle Caverne della Sierra di San Francisco.
Poco meno di 50 km di strada sterrata e il paesaggio, lo scenario, l’interesse cambiano per focalizzarsi ora sulle balene grigie.
È la Laguna di San Ignacio appartenente alla Reserva de la Biosfera de Vizcaino. Qui le balene giungono dal Mare di Bering e dal Canada durante l’inverno per accoppiarsi e mettere al mondo i piccoli.
Curiosamente un altro luogo amato da queste creature è la Laguna Ojo de Liebre e la sua cittadina Guerrero Negro.
Diciamo curiosamente perchè il luogo trae il nome dalla nave statunitense Black Warrior che qui si inabissò nel 1858 con il suo carico di olio di balena. Veramente numerosi sono gli estuari e le paludi della zona: un habitat estremamente umido che offre però dimora a una gran varietà di uccelli stanziali o migratori: il pellicano, il bellissimo falco dalla coda rossa, l’airone bianco e grigio, la maestosa aquila reale e, piante assai amiche del clima umido, mangrovie a perdita d’occhio.
Di indubbio fascino sono poi i surreali paesaggi creati dal vento e dalla sabbia, le Dunas di Soledad, che possono raggiungere gli otto metri di altezza e spostarsi di anche sei metri in un anno. Per finire il Parco Nazionale marino di Loreto garantisce fondali continuamente cangianti e diversi con la possibilità si scegliere tra zone meno profonde per i principianti, e spettacolari scogliere verticali e rilievi sottomarini fino a ben quindici chilometri dalla costa.