Le terre ghiacciate e inospitali dell’Antartide si possono scoprire anche grazie a un libro, con le parole di uno dei maggiori scrittori latino americani del XX secolo: leggiamo insieme I conquistatori dell’Antartide di Francisco Coloane.
Francisco Coloane, dopo essersi trasferito a Santiago del Cile ed essere diventato redattore per un giornale, cominciò a scrivere di viaggi. In nave, in barca o a cavallo ha visitato e raccontato i luoghi più sperduti del Pianeta, come la Patagonia raccontata in Antartico e la Mongolia.
Poi, con una spedizione scientifico-militare si è spinto fino all’estremo sud del mondo, l’Antartide. Ed è proprio l’Antartide che ritroviamo tra le pagine di questo romanzo. Il protagonista de I conquistatori dell’Antartide è un ragazzo che cresce a bordo id una nave che punta in direzione del Polo Sud. E noi con lui cresciamo e ci arricchiamo di nuove esperienze e nuove scoperte.
Il racconto non riguarda solo il viaggio della nave che attraversa le acque antartiche puntando verso sud. Allo stesso tempo, infatti, avviene un altro viaggio, quello del protagonista. Con I conquistatori dell’Antartide, Francisco Coloane non si limita a descrivere quella terra così fredda e lontana. Parallelamente racconta la vicenda intima e personale di un ragazzo che durante il viaggio completa la propria educazione, sia dal punto di vista nautico che da quello personale.
I conquistatori dell’Antartide non è quindi soltanto una “guida” all’estremo sud del mondo. È anche un romanzo che parla di paure, scoperte, delusioni, drammi. Più in generale ci racconta la crescita che un viaggio così duro può insegnare ad ognuno di noi.
L’esperienza di vita di Francisco Coloane ci regala un romanzo autentico, una testimonianza che ci fa sentire in qualche modo più vicini all’estremità del nostro Pianeta.
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